Paola Risoli
Paola Risoli, nata a Milano nel 1969, vive e lavora a Ivrea.
Per Studi Aperti l'artista milanese presenta Bidonville, uno dei suoi ultimi lavori.
Bindonville è la città dei bidoni: bidoni in ferro da 200 litri contenenti un tempo gasolio, oli combustibili, lubrificanti, petrolio, si ergono nella penombra del site-specific. Ciascuno ha una storia alle spalle fatta di ammaccature, graffi, morsure di ruggine, colate nere di olio combusto sul metallo; sopra alcuni, ancora leggibili, le sigle in codice e i nomi dei liquidi custoditi.
Aggirandosi tra queste insolite “colonne” se ne scoprono le aperture, che rivelano, all’interno di essi, un mondo: angoli di abitazioni o di isolati urbani, accesi da luci e ombre. L’artista vi ha dato forma secondo la tecnica originale, messa a punto a partire dagli anni Novanta, degli Interiors: ricostruzioni miniaturizzate di interni vissuti, di sapore cinematografico, che raccontano storie e sensazioni attraverso l’uso di materiali poveri e lampadine. I bidoni sono inoltre scarto, rifiuto. Risoli li recupera, sporchi di grasso, gasolio, ruggine, in depositi di ferraglia o in centri di raccolta differenziata dei rifiuti.
Comincia quindi un lungo lavoro di pulizia, nel quale le suggestioni della cavità nuda del fusto con le sue pareti di ferro contribuiscono a figurare nella mente dell’artista il particolare contenuto, il mood di ogni interno. La scelta dei barili serve poi la poetica dei contrasti, connaturata all’artista: riempiti di storie e sensazioni attraverso una costruzione attenta, vivono nel contrasto tra un fuori grezzo, crudo, fatto di duro ferro, respingente e un dentro minuto, quasi delicato, che attrae, invita ad entrare nel calore delle luci, a sprofondarsi in ambienti (cucine, monolocali, studi …) in cui le cose raccontano le persone.