Ghigos e Moro
RECYCLED STONES
I naturali scarti delle lavorazioni lapidee offrono nuove opportunità funzionali, oltre che estetiche: semplicemente ri-assemblandoli e osservandoli da altri punti di vista, si dona loro una nuova vita da spendere in un contesto differente. In un'ottica di piena sostenibilità, infatti, un rifiuto ad oggi inutilizzato si presta facilmente per nuove reinterpretazioni che immaginiamo tutte legate alla sfera domestica. E' così possibile ridonare dignità di prodotto finito ad un residuo di solito trascurato. Letteralmente l'autoproduzione, intesa come produzione spontanea ed automatica, qui esprime la sua più intima natura: è la produzione tradizionale che, quasi senza filtro estetico o funzionale, "costruisce" i singoli pezzi di pietra da cui ripartire, ma è lo sguardo del designer che ne intuisce il "futuro" tratteggiando oggetti quotidiani, appoggiandosi alla maestria artigianale dell'azienda produttrice.
Nato nel 1998 per creare un punto di confronto e qualificarsi tramite lo scambio di reciproche competenze, il gruppo Ghigos (www.ghigos.com) da allora porta avanti una ricerca ad ampio respiro, perseguendo la dissoluzione dei confini disciplinari come occasione di riflessione critica e progettuale ed ancora oggi si caratterizza per una marcata interdisciplinarietà, affrontando di volta in volta progetti su scala diversa: dall’exhibit design alla grafica, dal product design fino all’architettura, “salutando da vicino” l’arte.
Azienda: dal 1953, Moro (www.moroserizzo.it)lavora nel settore litico in Val d'Ossola, Verbania, Italia. L'azienda è specializzata nell’alto artigianato e nelle arti applicate della pietra naturale. Propone oggetti d'arredo che uniscono eccellenza artigiana, emozionalità, know how tecnologico e sostenibilità.
I naturali scarti delle lavorazioni lapidee offrono nuove opportunità funzionali, oltre che estetiche: semplicemente ri-assemblandoli e osservandoli da altri punti di vista, si dona loro una nuova vita da spendere in un contesto differente. In un'ottica di piena sostenibilità, infatti, un rifiuto ad oggi inutilizzato si presta facilmente per nuove reinterpretazioni che immaginiamo tutte legate alla sfera domestica. E' così possibile ridonare dignità di prodotto finito ad un residuo di solito trascurato. Letteralmente l'autoproduzione, intesa come produzione spontanea ed automatica, qui esprime la sua più intima natura: è la produzione tradizionale che, quasi senza filtro estetico o funzionale, "costruisce" i singoli pezzi di pietra da cui ripartire, ma è lo sguardo del designer che ne intuisce il "futuro" tratteggiando oggetti quotidiani, appoggiandosi alla maestria artigianale dell'azienda produttrice.
Nato nel 1998 per creare un punto di confronto e qualificarsi tramite lo scambio di reciproche competenze, il gruppo Ghigos (www.ghigos.com) da allora porta avanti una ricerca ad ampio respiro, perseguendo la dissoluzione dei confini disciplinari come occasione di riflessione critica e progettuale ed ancora oggi si caratterizza per una marcata interdisciplinarietà, affrontando di volta in volta progetti su scala diversa: dall’exhibit design alla grafica, dal product design fino all’architettura, “salutando da vicino” l’arte.
Azienda: dal 1953, Moro (www.moroserizzo.it)lavora nel settore litico in Val d'Ossola, Verbania, Italia. L'azienda è specializzata nell’alto artigianato e nelle arti applicate della pietra naturale. Propone oggetti d'arredo che uniscono eccellenza artigiana, emozionalità, know how tecnologico e sostenibilità.