Enzo Bersezio

Enzo Bersezio

Parco Neogotico + Albergo Monterosa
Enzo Bersezio vive e lavora a Torino ed è stato docente di Discipline Plastiche al Liceo Artistico Statale. La sua indagine artistica si è mossa in autonomia di intenti e privilegiando un’idea di scultura minimalista, da considerare come sintassi espressiva strutturale, incentrata sul linguaggio delle forme archetipiche, come la scrittura o gli oggetti delle culture primitive. Attento e fantasioso manipolatore di materiali naturali, è giunto a concentrare le proprie indagini sul legno, che affiorano come memorie in superficie dalle profondità della materia. Bersezio sa attrarre l’occhio dell’osservatore grazie alla forza psicologica delle sue sculture che evocano il mare e la navigazione in quanto appunti di viaggio. Le loro superfici, assemblate con cura, come nel “Tepee” , sono caratterizzate da un colore bianco, diafano, che lascia trasparire il tessuto vegetale sottostante e ci evoca una poetica della rarefazione e della purezza formale, che permea ogni suo aggregato di corpi plastici, mistilinei, del tutto stabili, ma anche leggeri, aerei e snelli nel loro disporsi nello spazio che li circonda.
Il legno, sì, il legno è indubbiamente il primo materiale che ho visto usare, tagliare, curvare, assemblare . Mio nonno, costruttore di carri e botti, lo adoperava , tagliava, accarezzava, modellava, sino alla seconda metà del novecento. Credo di essere sempre stato affascinato dalle sue fibre e dal suo profumo. Il legno, toccare il legno, elaborarlo, credo sia la cosa che faccio da più lungo tempo.                                                                                                 

Ricetta: Tagliolini panna, porri e porcini

A ponte di Nava, al confine fra Piemonte e Liguria, tra castagni e pini prima, e ulivi poi.