Massimo Dalla Pola
Tempietto Parco Neogotico, presentato da Roberta Lietti Arte Contemporanea
Massimo Dalla Pola nasce nel 1971 a Milano, dove vive e lavora.
Dopo la laurea in storia dell’arte, conseguita a Milano nel 1996, entra in contatto con l’ambito dell’arte contemporanea e del design.
Espone i suoi primi lavori nel 2002 da Luciano Inga-Pin e, dopo alcune esperienze in spazi indipendenti in Italia e all’estero, dal 2008 espone in gallerie e realtà non profit.
Fa parte del collettivo di progettazione Recession Design ed è autore satirico.
Nella serie The bad plants, Massimo Dalla Pola presenta una natura ipertrofica e maligna, che cela la propria nocività dietro l’aspetto algido e irreale. I fiori stampati su pvc sono, infatti, piante velenose, catalogate in un erbario atipico. La semplificazione delle forme, il colore piatto, la bidimensionalità della stampa e la didascalia in latino amplificano la distanza rispetto alla natura, di cui l’artista sottolinea non tanto la comunanza con l’uomo, quanto la componente subdola e ingannevole.
Ricetta: pizzoccheri
Dopo la laurea in storia dell’arte, conseguita a Milano nel 1996, entra in contatto con l’ambito dell’arte contemporanea e del design.
Espone i suoi primi lavori nel 2002 da Luciano Inga-Pin e, dopo alcune esperienze in spazi indipendenti in Italia e all’estero, dal 2008 espone in gallerie e realtà non profit.
Fa parte del collettivo di progettazione Recession Design ed è autore satirico.
Nella serie The bad plants, Massimo Dalla Pola presenta una natura ipertrofica e maligna, che cela la propria nocività dietro l’aspetto algido e irreale. I fiori stampati su pvc sono, infatti, piante velenose, catalogate in un erbario atipico. La semplificazione delle forme, il colore piatto, la bidimensionalità della stampa e la didascalia in latino amplificano la distanza rispetto alla natura, di cui l’artista sottolinea non tanto la comunanza con l’uomo, quanto la componente subdola e ingannevole.
Ricetta: pizzoccheri