Giovanni Bruno crea oggetti da sempre, fin da quando ragazzo si costruisce un basso in legno per suonare col suo gruppo di amici, oppure quando recupera le gambe di un tavolino in legno che stavano per essere buttate. La passione per la manualità, per il saper fare, lo accompagna nella vita di tutti i giorni, nel lavoro quotidiano.
Per questa edizione di Studi Aperti Giovanni, Geo come lo chiamano tutti ad Ameno, apre per la prima volta la sua casa su Via Zanoni, nel centro storico, per presentare una selezione dei suoi lavori che mostrano la raffinatezza dell'intarsio, la cromia di diversi tipi di legno, i giochi geometrici che si ripetono modulari, il dialogo tra materiali diversi che si integrano armoniosamente.
Ri-inventarsi, sapere trovare nuovi stimoli e un nuovo lavoro, lanciare sfide sono le caratteristiche che di diritto lo fanno entrare nel tema del Festival, quello della “social utopia”.