Francesca Gagliardi
Studio Benoit - Ex Cinema, via Trento
Vive e lavora ad Ameno.
Nel 2000 si diploma in Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Brera Tra le mostre: nel 2012 partecipa alla collettiva Icubarte a Valencia, Artista invita Artista (centro d’arte Villa Eugeni,a Valencia, 2011), Gallery Artist
& Guests (Michele Balmelli Gallery, Lugano, 2011); Gallery Collection vol.1 (galleria41artecontemporanea,Torino, 2010) Lapizlabioli (palazzina Ciani, Lugano, 2009) con un testo di Fernando Arrabal; Blues de mon rouge à lèvres, (galleria Alexandre Mottier, Ginevra, 2007), Je m’oublie oblie-moi (Galleria 41 artecontemporanea, Torino, 2007); partecipa al manifesto dalla natura itinerante ‘Ospite Inatteso’, scritto da Alessandra Piolotto, nato da una strategia alternativa dell’abitare. Con partenza ad Ameno (2010), poi Torino (2010) e Buenos Aires (2011). Feticci e stereotipi dell’immaginario femminile, i trucchi, trascendono la propria funzione d’uso quotidiano per assumere il significato di gioco linguistico sugli oggetti della seduzione. “Non si tratta solo di un discorso sull’identità femminile. Quello che appare preminente però è la volontà di “strappare il percetto alle percezioni di oggetto” (G. Deleuze) e di conoscersi attraverso l’atto creativo. L’artista è al centro; disegnare, scolpire, è un bisogno intimo e reale, una sorta di autoritratto che si completa giorno dopo giorno e
che esprime una necessità. Significa addentrarsi nel suo mondo, dove ogni oggetto trascende la sua funzione per diventare espressione di un sentimento personale”. Oggetti, quindi capaci di esprimere un sentire soggettivo mutando il proprio significato primo, divenendo, tra le mani dell’artista , maeriale altro, come succede ai rossetti pallottola presentati in una cartuccera realizzata in stoffa rossa. Trousse da trucco o cartuccera?
Nel 2000 si diploma in Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Brera Tra le mostre: nel 2012 partecipa alla collettiva Icubarte a Valencia, Artista invita Artista (centro d’arte Villa Eugeni,a Valencia, 2011), Gallery Artist
& Guests (Michele Balmelli Gallery, Lugano, 2011); Gallery Collection vol.1 (galleria41artecontemporanea,Torino, 2010) Lapizlabioli (palazzina Ciani, Lugano, 2009) con un testo di Fernando Arrabal; Blues de mon rouge à lèvres, (galleria Alexandre Mottier, Ginevra, 2007), Je m’oublie oblie-moi (Galleria 41 artecontemporanea, Torino, 2007); partecipa al manifesto dalla natura itinerante ‘Ospite Inatteso’, scritto da Alessandra Piolotto, nato da una strategia alternativa dell’abitare. Con partenza ad Ameno (2010), poi Torino (2010) e Buenos Aires (2011). Feticci e stereotipi dell’immaginario femminile, i trucchi, trascendono la propria funzione d’uso quotidiano per assumere il significato di gioco linguistico sugli oggetti della seduzione. “Non si tratta solo di un discorso sull’identità femminile. Quello che appare preminente però è la volontà di “strappare il percetto alle percezioni di oggetto” (G. Deleuze) e di conoscersi attraverso l’atto creativo. L’artista è al centro; disegnare, scolpire, è un bisogno intimo e reale, una sorta di autoritratto che si completa giorno dopo giorno e
che esprime una necessità. Significa addentrarsi nel suo mondo, dove ogni oggetto trascende la sua funzione per diventare espressione di un sentimento personale”. Oggetti, quindi capaci di esprimere un sentire soggettivo mutando il proprio significato primo, divenendo, tra le mani dell’artista , maeriale altro, come succede ai rossetti pallottola presentati in una cartuccera realizzata in stoffa rossa. Trousse da trucco o cartuccera?