Matteo Antonini?
Museo Tornielli, piazza Marconi 1
presentato da Galleria CART
presentato da Galleria CART
Matteo Antonini è nato a Vigevano nel 1984.
Consegue il Diploma di secondo livello in Arti Visive presso la cattedra del prof. Diego Esposito all’Accademia di Brera .
Nel 2007 tiene la sua prima mostra personale: Matteo Antonini presso la galleria Oldrado da Ponte a Lodi a cui seguono nel 2011 Virtual Snapshot (Galleria Artra, Milano a cura di Chiara Canali), nel 2012 Cart 70 10 (Galleria Cart, ) e nel 2013 a Vercelli presso la Basilica di Sant’Andrea.
Tra le principali collettive Brera@Lugano (2010), Gemine Muse 2010, premio Italian Factory (First Gallery, Roma), Creatività Sostenibilità e il pianeta Erasmus (Arsenale di Venezia), Babylon (Galleria Cart), Incerte Patrie (Galleria Silvy Bassanese), JCE Biennal 2011/2013 (La Fabrique a Montrouge, Parigi), Museu Amedeo Cardoso de Souza (Amarante).
Tra pittura, grafica e installazione, le opere fanno esplodere le particelle della memoria e quelle del presente in una specie di acceleratore di emozioni, scatenando in chi le guarda un big bang che annulla la linea diacronica del tempo a favore di una percezione quasi tridimensionale dei diversi riferimenti temporali.
Sullo sfondo i ricordi un po’ sfumati, le fotografie interiori del passato che quasi si scontrano con gli oggetti del presente in primo piano. È evidente il contrasto con la "verità" della memoria e la "bugia" di un presente talmente finto da sembrare vero. Una pittura che affascina e confonde. Simbolo del presente massificato e globalizzato dove realtà e finzione si scambiano i ruoli.
Ma esiste anche un terzo livello a rendere il tutto ancora più complesso. Quelle ombre incompiute che sembrano dirci che l'opera non finisce, ma continua nel tempo.
Consegue il Diploma di secondo livello in Arti Visive presso la cattedra del prof. Diego Esposito all’Accademia di Brera .
Nel 2007 tiene la sua prima mostra personale: Matteo Antonini presso la galleria Oldrado da Ponte a Lodi a cui seguono nel 2011 Virtual Snapshot (Galleria Artra, Milano a cura di Chiara Canali), nel 2012 Cart 70 10 (Galleria Cart, ) e nel 2013 a Vercelli presso la Basilica di Sant’Andrea.
Tra le principali collettive Brera@Lugano (2010), Gemine Muse 2010, premio Italian Factory (First Gallery, Roma), Creatività Sostenibilità e il pianeta Erasmus (Arsenale di Venezia), Babylon (Galleria Cart), Incerte Patrie (Galleria Silvy Bassanese), JCE Biennal 2011/2013 (La Fabrique a Montrouge, Parigi), Museu Amedeo Cardoso de Souza (Amarante).
Tra pittura, grafica e installazione, le opere fanno esplodere le particelle della memoria e quelle del presente in una specie di acceleratore di emozioni, scatenando in chi le guarda un big bang che annulla la linea diacronica del tempo a favore di una percezione quasi tridimensionale dei diversi riferimenti temporali.
Sullo sfondo i ricordi un po’ sfumati, le fotografie interiori del passato che quasi si scontrano con gli oggetti del presente in primo piano. È evidente il contrasto con la "verità" della memoria e la "bugia" di un presente talmente finto da sembrare vero. Una pittura che affascina e confonde. Simbolo del presente massificato e globalizzato dove realtà e finzione si scambiano i ruoli.
Ma esiste anche un terzo livello a rendere il tutto ancora più complesso. Quelle ombre incompiute che sembrano dirci che l'opera non finisce, ma continua nel tempo.